Se vi dicessi:
“Rapporto di coppia e sindrome di Peter Pan dei 30/50 anni”
cosa mi direste?
Come ben sapete, tengo moltissimo alla vostra opinione, più che mai in questa occasione.
Vi chiederete se sono impazzita. Forse.
Dopotutto, ad una con i Bigodini in testa qualche “rotella” manca di sicuro.
Comunque, per arrivare al nocciolo del discorso, mi spiego meglio.
Ho ricevuto un invito molto interessante (tanto da accettarlo) per partecipare ad un format dedicato al varietà, ai salotti di conversazione, alla musica, al divertimento e alla cosa che ritengo più importante: il pensiero positivo.
In pratica, non potevamo mancare.
Domani alle 21 saremo presenti all’ “Ale House Circus” che si terrà al locale Ma di Catania ( per i curiosi, o non isolani, è stato creato un evento su FB dove potrete ricavare delle notizie).
Insieme al padrone di “casa” Alessandro Granirei Galilei, la band e altri ospiti: Giuseppe Guglielmino, Alice Ferlito, Maurizio Dinastia, Salvo Luzzio e Mario Cunsolo cercheremo, ognuno con le sue competenze, di affrontare questo difficile argomento.
Vi chiedo, avete qualche suggerimento? Qualche dritta? Qualche considerazione in merito?
Help me, non voglio essere una voce, ma un coro.
Un abbraccio attorcigliato, con affetto
4 risposte
Cara Mrs. Bigodina,
Il tema è molto attuale, viviamo in un’epoca in cui essere Peter Pan è cool! Forse perché non si ha voglia di crescere e si cerca di combattere le rughe con la crema miracolosa”conquista” o forse perché l’adolescenza, già vissuta, diventa un punto di riferimento in un periodo storico in cui tutto si trasforma e tutti richiedono: Flessibilità! Ci ritroviamo in amori che sbocciano in modo travolgente e si consumano con la stessa velocità di una sigaretta fumata in una giornata ventosa…” vediamo come va..” La frase più inflazionata, la più ascoltata dalle mie orecchie! Uomini e donne, talvolta, sembrano intrappolati nelle loro paure, la più grande? “Soffrire,di nuovo,per amore” così ci si ritrova a vivere “relazioni senza impegno” che vanno avanti per anni…in linea con i cambiamenti socio-antropologici: “amori in leasing”! Che dire? “io, speriamo che me la cavo!”
Beh! La mia generazione di cinquantenni vive la sindrome di Peter Pan? Sicuramente non riesce a pensare che la propria sia l’età della maturità. Facciamo tutti il nostro dovere di genitori, figli, professionisti ecc ecc, ma dentro di noi rimane quel pizzico di follia, di spensieratezza, di leggerezza che nessuno può cancellare. Penso spesso al Pinocchio di Benigni che alla fine di tutte le sue avventure apparentemente accetta di diventare un “bravo ragazzo”, ma… Anche nel rapporto di coppia si riflette tutto questo. Un giorno, un’amica che non vedevo da anni mi ha chiesto: “Ma tuo marito ti fa ancora ridere?”. Ma sì! Le nostre risate sono preziose per me!
Ciao carissima bigodina , mi chiedo come sia possibile che l’ uomo non riesca a guarire da questa sindrome ? Certo vogliono tutto facile senza nessuna responsabilità. ..
Di primo acchito, le espressioni come “sindrome di peter pan”o”paura di crescere” rievocano l’immagine di maschi incorreggibili, che fuggono dalle responsabilità… A pensarci bene però, oggi sono moltissime le donne che si adagiano in un inconsistente limbo emotivo…
Effetti collaterali dell’emancipazione?
In bocca al lupo amica 🙂