Ciao Francesca…
Personalmente non ci siamo mai conosciute, ma incontrate in tante occasioni.
Un mesetto fa ho saputo, mentre scorrevo Facebook, che la tua mamma è volata in cielo, e ciò mi
è dispiaciuto molto.
Da quello che ho capito, è stato il “Bastardo” (io lo chiamo così) a portarla via…
Ti scrivo perché un mesetto fa siamo venuti a sapere che la mia mamma non sta bene…
Il “bastardo” dopo cinque anni è tornato a bussare, a portare il buio pesto delle notti senza luna e senza stelle.
Ho pensato subito a te, per quello che hai scritto sulla tua pagina, sulla forza che si deve avere, che la vita continua.
Per le tue emozioni, ricordi e profumi che riguardavano lei…
Appresa la notizia della mia mamma, il mondo mi è crollato addosso.
In un attimo, davanti ai miei occhi è passato un treno velocissimo e per ogni vagone vedevo dei ricordi indelebili con la mia mamma.
Tanti ricordi: quello di quando ero piccola e giocavamo insieme, le chiedevo se potevamo far finta di stare in un salone di bellezza ed io ero la sua parrucchiera personale; oppure (già adolescente) quando mi sequestrò motorino e telefonino per un mese; a quando le dissi che al più presto mi sarei sposata e, per ultimo, quando le dissi che al più presto sarebbe diventata nonna.
Il cuore le scoppiava di gioia, è proprio adesso che anch’io sono mamma capisco quanto realmente ti vogliono bene i propri genitori..
Purtroppo mi devo alzare le maniche e combattere insieme a lei… Perché vederla sofferente mi fa sentire così male, che per portarla in salute mi staccherei un braccio…
E l unica cosa che mi rimane è combattere insieme a lei questa battaglia, ma stavolta molto dura …inghiottendo le lacrime ed essere forte come una roccia .. Anche se dentro di me il dolore è tanto.
Ti starai chiedendo perché ho scritto proprio te…
Perché le tue parole per un attimo mi hanno confortato…
L ‘ unica cosa che ci rimane è pregare…
Sicuramente il mio messaggio non è scritto da un giornalista… Sa quanti errori… Ma sono parole che mi escono dal cuore, dove la parola mamma è il centro di tutto.
Per qualsiasi cosa vorrei rimanere anonima…
Ti abbraccio e buona fortuna per tutto quello che fai …
Sei veramente in gamba!
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Mia cara “Bigodina”,
a volte non serve essere giornalista o scrittrice per emozionare.
Il cuore, fortunatamente, ha delle capacità descrittive in grado di abbattere qualsiasi regola stilistica e grammaticale. Ho letto le tue parole tutte d’un fiato, mi sono commossa.
So cosa provi, sento cosa prova …
Le vostre paure sono una moviola nella mia testa.
Alcune cose ti entrano dentro, mettono radici e riescono a diramarsi diventando parte di te.
Purtroppo non ho una cura e non possiedo pozioni magiche.
Posso solo dirti di avere fede (poiché ho capito che credi), di cercare la fiducia per un domani migliore e soprattutto trovare la voglia di lottare.
Non dimenticare mai di donarle un sorriso e sappi che il tuo affetto è la sua linfa. Solo questi ingredienti potranno aiutarla. Inserirò il tuo messaggio sulla sezione del blog dedicato alle lettere, perché, come io lo sono stata per te, credo fortemente che le tue parole saranno di conforto a tante persone che in questo momento soffrono a causa di questo mostro.
Cerchiamo di stare tutti vicini, stretti stretti, per evitare di essere fagocitati dalla disperazione.
Non dobbiamo abbatterci e guardare verso nuovi orizzonti, solo una nuova linea del sole ci prospetterà panorami diversi.
Sono felice ti sia piaciuto il blog e spero ci seguirete, perché “Bigodini a Colazione” non è solo un Io, ma un Noi!
Un abbraccio forte da me e la mia mamma.
5 risposte
Ciao, purtroppo questo mostro via via ha toccato un po’ tutte le famiglie. ….coraggio. …custodiamo nei cuori i sorrisi dei nostri cari ! Un abbraccio!
Un bacio cara Barbara
Cara Francesca, ti conosco indirettamente perchè abbiamo un’amica con l’A maiuscola in comune, Elisa Di Mattea. Ti scrivo perchè volevo complimentarmi per il tuo blog. Esprimi con semplicità emozioni, tante, ci fai sorridere e soprattutto tanta freschezza. Certo detto così vuol dire tutto e niente, ma la tua freschezza è data dalle parole semplici ma che colpiscono, rappresentano la ragazza dai 30 in su, le problematiche femminili. Sono una ragazza di 36 anni, cresciuta a Paternò, ma che poi per amore e per lavoro, ha abbandonato la sua terra natia per trasferirsi e mettere su famiglia nella Capitale. Non appartengo alla categoria tipica del paternese, torno pochissimo, ma non lo rinnego. Preferirei, certo, che se ne parlasse più per la sua bellezza che per le cose brutte, ma tutto il mondo è paese, neanche Roma brilla da questo punto di vista. Colgo l’occasione per far sapere che porto sempre con me non solo i ricordi, i profumi della mia terra, ma i volti amici. Abbraccia, pertanto, la cara Elisa. E a te un grosso in bocca al lupo. Ps: spero di inviarti presto qualche mia ricettina!
Ciao cara Concetta,
ci accomuna una meravigliosa persona e questa è una cosa che adoro.
L’essere lontani dalla propria terra non rinnega le proprie radici… anzi, le rafforza.
Sono curiosa e in trepidante attesa per le tue ricette.
Ah, benvenuta nel blog. Sono veramente contenta di averti su questo sentiero sono sicura che il tuo contributo sarà importante per farlo decollare. Ti abbraccio con affetto
Ho dato l’abbraccio ad Eli … adesso aspetto la ricetta