“Non piangere, piccola sorella.
Anche se oggi vedi tutto nero, domani la tua stella ritornerà a brillare. Non credevi che questo dolore ti desse il buongiorno. Forse è una illusione. Oppure soffri in mezzo a quelli che dovresti amare di più. Forse un’offesa al tuo amor proprio. Oppure ti tormenti per la mancanza d’amore…
Comunque, osserva bene la ferita. Non custodire la spina nell’ovatta. Non portare a passeggio tra la folla indifferente il tuo piccolo male. Non ingigantire la scalfittura. Non irritare la cicatrice perché diventi piaga. E se soffri di primo mattino, rallegrati: sei come la rosa che, toccata all’aurora dalla tempesta, si aprirà meglio al sole del meriggio. E ricordati che nella tua spina vi è già il pianto di tutto il giardino: basta una lagrima per capire il dolore del mondo. Così, essere stata colpita, ti faccia amare di più tutti quelli che soffrono.
Una donna senza dolore è una regina senza corona. Una donna che non si china davanti a chi soffre è una rosa che non dà profumo. E ora, non piangere, piccola sorella: anche se vedi tutto nero, domani la tua stella ritornerà a brillare”.
Nino Salvaneschi
