Angela Leonardi, presidente della associazione RiNascendo di Catania, l’ho conosciuta per caso, a Natale, quando alcuni mascalzoni hanno rubato i giochi da dare ai bambini dei vari reparti dell’ospedale Garibaldi Nesima. Bigodini a Colazione l’ha aiutata raccogliendo doni che, insieme a lei, ha dato a tante persone ricoverate.
Per me Angela non è mai stata solo una notizia, anzi. Le ho promesso che non l’avrei abbandonata ed eccovi che vi racconto il suo sogno, “La Casa del Sollievo”. All’interno una piccola intervista video di Angela e del direttore generale dell’AO Garibaldi di Catania, Giorgio Giulio Santanocito.
Angela Leonardi aveva solo 24 anni quando scoprì di avere l’endometriosi. Da allora, e sono passati diversi anni, la sua vita è cambiata.
Faceva la maestra di scuola materna e, dopo la scoperta della malattia e le prime operazioni, poté continuare questa professione fino ai 31 anni, poi, per lo Stato, non fu più idonea a lavorare.
L’unica possibilità fu di reinventarsi, trovare un nuovo posto nel mondo. E poiché, come disse Svevo, il dolore si guarda allo specchio e riflette se stesso, decise di dedicarsi al prossimo.
Da qui, la scelta d’iniziare diversi corsi di formazione, fino a diventare aiuto infermiera con l’intento, soprattutto, di dare conforto a chi stava male.
“Avevo tantissimi dolori – mi racconta Angela mentre siamo sedute fuori dal reparto di pediatria -, ma mi dicevano che era stress. In realtà, dopo aver molto insistito, scoprirono si trattava di endometriosi al terzo stadio con noduli sparsi. Ho rischiato tante volte la vita, per questo la mia associazione si chiama RiNascendo, perché dopo ogni momento brutto sono sempre rinata. Sento di avere degli angeli al mio fianco, mi sento una matita nelle mani di Dio”.
Da questa esperienza personale prende vita la voglia di creare “La casa del sollievo”, un luogo capace di accogliere chi soffre.
Non bisogna lasciare l’ammalato da solo. Ma noi facciamo ricerche, convegni formazione e alla fine di tutto a luglui un concerto per comprare un ecografo per aiutare gli indigenti che non possono permettersela pagare. Le malattie come la endometriosi o le diverse malattia in pochi mesi dal 1 stadio passa la 4.
Da mesi faccio un sogno
“Sarà la casa dei catanesi, del conforto, dell’ascolto. Non accetto l’idea di lasciare l’ammalato da solo – continua Angela-. Grazie ad una raccolta fondi fatta a luglio abbiamo acquistato anche un ecografo che metteremo a disposizioni delle famiglie indigenti. Voglio fare un protocollo d’intesa con l’arma dei carabinieri, per garantire alle donne che hanno subito violenze, di essere accolte e protette; un alloggio per i parenti degli ammalati ricoverati; una casa del ritrovo, insomma”.
Le donne che soffrono di endometriosi, in Italia, sono quasi novemila e hanno bisogno di essere ascoltate e potersi confrontare con altre donne. Quella che cerca Angela è solo la possibilità di essere messa alla prova un anno, con l’assegnazione di un alloggio dove volontari e medici, che già abbracciano il progetto da lei raccontato, faranno tutto il lavoro.
Solo facendo del bene, il bene può ritornare.
“Trovo la forza e la gioia nell’aiutare il prossimo. Proprio quando stanno lasciando questo mondo, li accarezzo e li abbraccio regalandogli la luce che, in parte, ho perso – conclude Angela. Il volontariato per me è una missione, ho bisogno di aiutare chi soffre e chiedo, a chiunque potrà aiutarmi, di contattarmi. Credo che, con La casa del sollievo, Catania possa assumere un valore aggiunto”.
Vedi l’intervista di Angela Leonardi, presidente RiNascendo e Giorgio Giulio Santanocito, direttore generale AO Garibaldi di Catania.