MADE IN SICILY – “Terroni”, emigranti per forza

I Social sono spesso definiti stupide piattaforme, dove campeggiano solo conversazioni inutili. E succede, perché spesso abbiamo l’attitudine a usare male i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione. Ma, per fortuna, succede anche di trovare del bello. Io, ci ho trovato Alessio Micieli, ragusano trentunenne, e il suo cortometraggio “Made in Sicily” che considero tutt’altro che banali. Un documentario che parla di giovani emigranti, ma non quelli che pensate voi. I protagonisti di questa denuncia sociale non sono libanesi, marocchini, turchi, ma siciliani. Sì, terroni, proprio come me. Un’inchiesta sui giovani espatrianti della durata di ’15 minuti, tempi canonici per il web, raccontata dal punto di vista dei genitori siciliani. Sono 107.529 gli italiani emigrati nel 2015, il 36,7% tra i 18 e i 34 anni; il 50,8 % degli italiani emigrati all’estero proviene dal sud. Alessio ha seguito due genitori siciliani doc (che poi sarebbero i suoi genitori andati a Manchester a trovare il fratello) in terra inglese per fargli vivere la realtà dei giovani compaesani.

Made In Sicily Con Lucio Micieli e Maria Cassarino, voce narrante di Alessio Micieli. Girato nel novembre del 2016 a Manchester. Una co-produzione AxelFIlm (produzione di Alessio Micieli) e Sinzalia – Sicilian Food.

Prima di scrivere di Alessio l’ho conosciuto, anche se solo telefonicamente, e ci siamo intrattenuti, trovandoci d’accordo su alcuni punti analizzati. Innamorato da sempre dell’arte e il cinema ha fatto numerose esperienza a Roma in diversi set cinematografici, tra le varie produzioni Rai, Mediaset e Cattleya.

“ Vivo da solo dall’età di 18 anni, tra viaggi per lavoro e piacere che considero il miglior modo per rendersi conto della propria posizione nel mondo. Solo così possiamo capire e scoprire chi siamo. Adesso, all’età di 31 anni, dopo aver realizzato un film dal titolo R. Di Caprio, un vero e proprio esperimento audiovisivo girato con poco più di 1.500€ riuscendo a incassarne 15.000€, il mio obiettivo rimane quello di girare film. Soprattutto film”.

La Sicilia, da sempre, è al centro del suo cuore tanto da considerare solo la sua regione “Italia”. Ovvero, superato lo stretto di Messina non trova differenza tra Inghilterra e Calabria. Odi et amo, diceva Catullo, verso una terra che spesso, ai ragazzi desiderosi di restare, offre solo precarietà, tante ore di lavoro sottopagate, o straordinari non retribuiti e poche possibilità di crescita. L’unica soluzione? Lasciare i lidi familiari per approdarne in altri sconosciuti.

Potrete visionare tutti i lavori di Alessio sul suo sito: www.axelfilm.com dove vi sarà possibile guardare il suo tour della Sicilia in treno che ha ricevuto l’attenzione nazionale considerato che, per esplorare i capoluoghi siciliani, ha impiegato tre giorni.

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