Da 365 giorni, ogni mattina, la prima cosa che faccio appena apro gli occhi è chiedermi se sto sognando.
Aspetto qualche istante, ma non sento la tua voce che dice: Amore mio, alzati.
Il buongiorno non è più lo stesso da quando sei andata via. Le giornate sono tutte uguali, anche quando sono molto belle. Il sapore delle cose ha cambiato gusto. Mi chiedo spesso dove sei, cosa stai facendo, a chi regali i tuoi meravigliosi sorrisi. Le tue parole mi rimbombano in testa, ma non creano mai confusione, anzi.
Lo so, lo so.
Le cose belle non scompaiono, si trasformano, ma spesso non è facile. Sogno solo cinque minuti per accoccolarmi ancora a te.
Poi, però, penso a ciò che dicevi:
Sorridi sempre, sorridi molto soprattutto nei momenti difficili. Sii felice.
Ed è in quel momento che respiro profondamente e, tenendoti stretta a me, guardo me stessa riflessa allo specchio e, in quell’altra me, vedo un po’ di te.
Ti amo Mamma, tua per sempre.
Voglio condividere con voi la “Poesia dei Ricordi” di Francesco Sole, conosciuta grazie ad una grande amica, dedicata al nonno che non c’è più.
“Sai, ogni tanto mi capita ancora di vederti, quando chiudo gli occhi certe sere prima di dormire – dice Sole -. A volte vorrei poterti rincontrare, anche solo per cinque minuti. E ne avrei di cose da dirti, non mi basterebbero cinque minuti ma se li avessi me li farei bastare. Ti direi che mi manchi, che ci manchi. E anche se Natale è bello lo stesso, senza di te a tavola si sorride un po’ meno”. “Ti direi che sto bene, che me la cavo, anche se non è facile crescere senza i tuoi consigli – prosegue la poesia -. Grazie per quello che mi hai dato e che mi stai ancora dando. Io lo so che sei ancora qui con me. So che in quelle giornate in cui tutto mi crolla addosso sei tu a darmi la forza. Lo so che ci sei, che non mi hai lasciato, che mi proteggi. So che non sbaglio a guardare il cielo e a dirti grazie quando torno a sorridere. Grazie per vivere ancora in me. E anche se quei cinque minuti non ce li dà nessuno, queste cose te le dico lo stesso perché so che in qualche modo le sentirai”.