Eccoci, torno al nostro appuntamento con “Il gusto dell’intervista”. La prima uscita è stata dedicata al conduttore e giornalista Salvo La Rosa, con i “Faraglioni di Cassatine” ideate da Manuela Sain Colombo, potrete dare un’occhiata alla pagina che le ho dedicato parlando del suo libro “Ciak si cena”. Manuela è una pittrice e un’amante del cibo, da questo sposalizio, riesce in ogni piatto a creare uno scenario artistico. Il protagonista della storia di oggi è Sergio Claudio Peroni di cui vi ho consigliato la lettura dell’ultimo libro: “Il principio della carezza”, suggerimento ancora valido soprattutto se volete godere di pensieri gradevoli sotto il vostro ombrellone, magari al tramonto. Perroni è traduttore dal francese e dall’inglese, editor di personaggi noti, tra i tanti, Pietrangelo Buttafuoco e Vittorio Sgarbi, si è prestato volentieri all’intervista fattagli.
Acuto, ironico, preciso, Perroni mi ha regalato una conversazione originale e molto interessante.
Buona lettura
Il primo pensiero quando ti svegli e l’ultimo prima di andare a dormire?
Il primo pensiero al risveglio dipende da cosa ho sognato. L’ultimo prima di addormentarmi è per chi dorme accanto a me.
- Sei più attratto dal generale o dal particolare?
Dal generale.
- Perché?
Perché è fatto di particolari, e io vado pazzo per i particolari.
- Cosa avresti voluto fare da grande?
Restare piccolo. E in parte ci sono riuscito.
- Come immagini il tuo funerale ?
Dovrei prima immaginarmi morto, e mi viene malissimo.
- Un pregio e un difetto?
La fantasia e la fantasia.
- Meglio rimorsi o rimpianti?
I rimpianti.
- Perché ?
Perché i rimorsi sono per aver fatto qualcosa di brutto, i rimpianti per qualcosa di bello.
- Una cosa che ami e una che detesti
Amo la mia donna, detesto l’ipocrisia.
- Una buona abitudine e una cattiva
Andare al mare all’alba. Ascoltare anche le persone noiose.
- Qual è la cosa dolce e quella salata che preferisci?
Cioccolata fondente – Mozzarella di bufala.
- Il pasto della giornata che non puoi saltare ?
Nessuno.
- Un sogno e un incubo ricorrenti?
Sogno ricorrente è quello di parlare con qualcuno che non c’è più. Incubi ricorrenti nessuno, per fortuna.
- Una parola che ti piace e una che non ti piace?
Sì. No.
15) Il tuo luogo preferito?
Qualunque tratto di terra sia in riva a un mare o a un fiume.
16) L’animale che ti affascina di più
La mucca.
17) Quale personaggio dei fumetti vorresti essere.
Batman.
18) La tua filosofia di vita?
Averne ogni giorno una migliore.
19) Un simbolo portafortuna?
Non ne ho!
Ecco il piatto ideato da Manuela Sain Colombo per Sergio.
“Bufala muccata fondente”
Ingredienti:
Mozzarella di bufala
Cioccolato fondente
Würstel o affettato di tacchino
Zucchine
Non vi spaventate per l’accostamento. I formaggi vengono spesso serviti con marmellate o con il miele quindi un elemento semidolce come il cioccolato fondente è meno azzardato di una qualsiasi marmellata. Tagliate le zucchine a julienne. Tagliate una fettina di würstel e sagomatela a forma ovale. Dagli scarti ricavate due mezzelune che vi serviranno per le corna. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua per renderlo cremoso. Tagliate a metà la mozzarella.
Adagiate le due metà sul piatto. Una con con la parte convessa verso l’alto, che simulerà il corpo della mucca e l’altra con la parte convessa verso il piatto, che sarà la testa.
Condite le zucchine con un po’ di sale. Con l’olio d’oliva cospargete il piatto intorno alla mucca. Posizionate muso e corna. Mettete il cioccolato fuso in un biberon per decorazioni con il beccuccio sottile. Ora sbizzarritevi a creare la vostra mucca con qualche macchia sul corpo. Infine giocate con l’espressione del muso che cambierà a piacere (occhi vicini o distanti, narici grandi o piccole e così via).